LA TEORIA DELLE IDEE
Platone riconosce:
- i limiti dell'esperienza sensibile che non consente una conoscenza sicura e affidabile
- la necessità di trovare criteri di verità oggettivi e universali secondo la scienza
- l'insufficienza delle cause materiali nella spiegazione dei fenomeni dell'universo
IDEE:
- sono vere e proprie entità immutabili, intellegibili, incorporee, perfette
- sono indipendenti dalla nostra mente
- costituiscono;
- i criteri di verità delle cose
- la ragione e la causa d'essere di tutto ciò che esiste
- sono poste nell'iperuranio (in greco = al di là del cielo, cioè al di là delle cose visibili")
- sono oggettive, non relative al soggetto ma aventi una natura «assoluta»
- sono il «vero essere» (secondo Platone)
- sono con le cose in rapporto di;
- mimesi = imitazione (le cose imitano le idee)
- metessi = partecipazione (le cose partecipano della perfezione delle idee)
- parusìa = presenza (le idee sono presenti nelle cose)
Le idee sono classificate in due grandi tipologie:
- idee di valori morali, estetici e politici (Bene, Bellezza, Giustizia)
- idee di enti geometrico-matematici (numero, cerchio, linea...)
Ci sono anche idee di oggetti naturali (piante, uomini, animali..) e artificiali (letto, tavolo, casa..).
Identificando la verità con le idee, Platone elimina ogni forma di scetticismo e di relativismo e raggiunge un punto di vista assoluto e universale.
L'idea non è isolata, ma può entrare in relazione con altre idee grazie ai cinque generi sommi:
- l'essere (ogni idea è);
- l'identico (ogni idea è identica a se stessa);
- il diverso (ogni idea è diversa dalle altre);
- la quiete (ogni idea è in quiete);
- il movimento (ogni idea è in movimento).
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